Tag@tsu Pilota o Pilota tag@tsu? 1/4/2023

1/4/2023 In moto da enduro, bicilindriche, emtb o muscolari sempre piloti tag@tsu siamo :-D
Emilio, Serjeck, Palazzoni,Danilo drz,Nicola Kesta,Giorgio enne,Maurizio,Peppe,Enrico T,Emiliano,Marcello,Giuseppe M.,Sergio Poli,Francesco,Kalogero,Federico,Tore (amico kalo),DanDR,Giampaolo,Sandro,Alessio,Donato,GiorgioCareddu,Carlo Onali,stefano depau,Sergio Puddu,Alberto,Gianluca Colomo,Riccardo Petardo,Fabrizio Loi,Luca Villasanta,Mangiuffo, Tore Lavreddu, Daniele Danix, Beppe P.






Scrive Danio Drz:
Con caparbietà e nonostante la sfiga che pareva averci preso di mira, siamo riusciti a mettere a punto un giro tag@tsu e trovare un buon posto dove poi celebrare il terzo tempo. Alcuni hanno fatto il giro hard, altri mezzo e mezzo, altri il soft, su cui quest'anno ci si sono cimentati alcuni polverosi con le maxi enduro, più i Ciclopi polverosi su giro dedicato. Alla fine è stata una bella giornata di spirito polveroso. Di seguito i report di Kalogero e di un nuovo amico alle prime armi ....poi parleranno le foto e i video....



Scrive Kalo:
Prologo
A quasi un anno dall’acquisto del Beta 125 4T, e con pochissime uscite in off, decido di invitare il mio caro amico Tore a questa bellissima occasione! Coetaneo e compagno di inenarrabili uscite in vespino da ragazzini, oltre tanto altro nel proseguo degli anni, ora si è deciso ad assecondarmi nella specialità di moto in fuoristrada, …una decisione presa con calma…. molta calma… almeno 35 anni di calma. I preparativi per la Tag@atzu, da parte di un oscuro manipolo di forsennati, cominciano a preoccupare sull’entità e livello del giro, visto che ad un certo punto spariscono dalla chat le proposte d’uscita, per mantenere tutto, appunto, oscuro. Tant’è che Emiliano, più volte lanciando proposte in chat e non ricevendo riscontro alcuno, cominciava a dubitare sull’esistenza di un gruppo di Polverosi che gli volesse ancora bene.
Poi, invece, comparivano alcune foto di giri non ben identificati ed identificabili, con anche gente che veniva traportata in furgone da “recuperi” di fortuna. E tutto ciò doveva preludere ad una bella gita rilassante. …Mah! Comunque, la decisione era presa: si sarebbe partecipato.
Una Tag@tsu per tutti i gusti
A “Su Cappeddu”, l’agriturismo che ci ospita come base partenza-arrivo-pranzo, giungiamo col “giusto” ritardo di almeno mezz’ora…e sono quasi tutti già pronti. E qui si scopre che è proprio vero: ce n’è per tutti i gusti! Bici, Bici-el, moto specialistiche, meno specialistiche e bisonti della strada (peccato…mi sa che non abbiamo foto di gruppo). E quindi, di conseguenza, i buoni organizzatori hanno pensato ai tre tracciati, hard/soft/soft-maxi, mentre i ciclisti hanno le loro tracce. Un rapido giro per salutare un po' di gente, non mi rende altro che imprecazioni piuttosto che saluti: “ ehh muovitiii!”. Che amici. Bello sentirsi in famiglia.
Io, Tore e Federico (mio figlio) scarichiamo dal pickup la mia Beta RR 350 4T e il cross Honda CR 250 4T di Fede. Subito si avvicina Paolo e insiste a che io molli il mio beta a Federico, così da portarselo per la “hard”. Partono, tutti. Comprese le bici. Restiamo soli. Io e Tore. E mi finisco di mangiare la banana in santa pace.
Ci vestiamo, mi sistemo il cellulare con la traccia soft e soft-maxi …e cestino prontamente la hard!
Partiamo e devo subito abituarmi al cross di Fede, scorbutico e con le sospensioni rigide da morire, assolutamente non consoni al mio fondoschiena, pienamente provato da mesi di scooter nelle strade “asfaltate” del cagliaritano. Dopo il primo tratto di asfalto, provo a seguire la traccia “soft”, ma giungiamo ad un single che non riporta, sul terreno, alcuna ferita da tassello evidente, per cui cominciano i primi dubbi sulle mie capacità di navigazione e di…riportare Tore a casa. Dietrofront e si segue la traccia “soft-maxi”. Da quel momento in poi, sarà un continuo fermarmi, tirare fuori il telefono, controllare la traccia e riuscire a rimettere in moto, a pedale o in discesa, il cross. A parte l’ansia della traccia, mettere in moto il cross sarà la cosa più faticosa della giornata.
Il primo tratto in salita, a tornanti su un terreno disseminato di pietre, prova subito le capacità ed abilità di Tore, che, essendo alla sua SECONDA (ma si potrebbe dire anche prima) uscita in off, gestisce bene l’erogazione del 125 e alla fine raggiungiamo strada più tranquilla in quota. Con la prima pausa, ed un’occhiata al navigatore, ragioniamo sulla prima sudata e ben 3 km di sterrato fatti! Uahu!
Andiamo avanti con la premessa che nulla mai ci fermerà …dal poter tornare indietro!
Si va, e ci si ferma ad ogni incrocio per prendere il navigatore dalla tasca, verificare traccia, rimettere in moto etc etc. Accidenti al supporto telefono lasciato nella moto che ha Federico. Facciamo 10 km….le prime stime ci danno con rientro approssimato per le 17. Bene! Avanti fiduciosi! La strada non è male, è un bel misto e bellissimi sono i passaggi nel bosco. Nulla di fortemente impegnativo, ma più in là comincerà a farsi sentire la fatica. Arriviamo a circa un terzo del percorso e veniamo raggiunti dalle maxi. Non me lo aspettavo, quindi mi rincuorano due cose: uno, è che ho seguito la traccia giusta!!! Due, è che non siamo proprio proprio in ritardo: la stima dei tempi si può ridimensionare ad un arrivo previsto per le 15! (ormai stavo pensando ad un recupero notturno). Dai, ripartiamo tutti assieme e giù per la sterrata avviene uno dei più esilaranti episodi.
Giungiamo tutti ad una sbarra e, logicamente, le maxi si fermano pensierose sul da farsi. Io arrivo e senza pensarci tanto passo a sinistra, nella stretta cunetta, risalgo al centro strada mi fermo e mi giro a guardare. Tutti fermi, ancora su della sbarra, grandi e grossi, e certamente con anche una espressione, benchè non si vedesse per i caschi, ma che certamente esprimeva il detto: SU GOBBU! ? L’unico che stonava era quel “piccolino” di Tore con la sua Betina, che, in mezzo agli altri, sembrava un bimbo in triciclo.
OK, sulla destra scorgo un passaggio più consono alle maxi, lo ripercorro in salita e lo indico. Tutte le maxi lo utilizzano, ed anch’io ripasso. Mi fermo per vedere che fa Tore. E’ fermo ancora a ridosso della sbarra che mi fa cenno su che cosa dovrebbe fare lui. Gli urlo: non vorrai fare anche tu il giro delle maxi! E passa in cunetta!!! Detto fatto. Il bimbo col triciclo ora è più grande. ? Ritorniamo ad essere soli. Io e Tore. Le maxi, andate, sparite, volatilizzate. E riinizia l’ansia del controllo continuo della traccia. La nostra velocità media di ben 15 km/h è un deterrente a qualsiasi rischio di tamponamento. Ma ad un certo punto, ecco il miracolo, la visione: un gruppetto, staccatosi dagli hard, ci affianca e c’è anche Federico che mi propone lo scambio della moto! Mai così tanto mi mancò il pulsante dell’avviamento! Che bello ripartiamo assieme e raggiungiamo anche il gruppo maxi in pausa. Ora si che riconosco lo spirito della compagnia dei Polverosi: uniti, affiancati, inseparabili… Bella sensazione, …che finirà di lì a cinque minuti, quando il gruppetto dei separatisti hard scomparirà a suon di scarichi aperti ( e lì ci becchiamo i giusti rimproveri da Luca…Fede monello!) e appresso le maxi…Ed io e Tore, nuovamente soli, nuovamente con occhio alla traccia, questa volta su supporto, tiè!, e con avviamento risolutivo. Che bello. Scoprirò solo all’arrivo che ho il carter lato cambio filato da una caduta di Fede. Meno male averlo visto dopo. Uno stress in meno durante il “lungo” viaggio.
Proseguiamo, con il fondo sempre bello asciutto e prima una discesina, poi una salitina, sono il teatro di due banali cadute di Tore…Nulla di che, leva freno rotta, un classico. Acqua e cioccolatino e via che ce la facciamo. Signori e signori, alle 14:30 circa terminiamo il giro con tanta soddisfazione, con una statistica di ben 4 ore di viaggio per 50 km, di cui 2:30 in movimento! Siamo stati bravissimi! Io per la prima volta mi son fatto tutto un giro seguendo una traccia, mentre in genere vado sempre a scrocco. Tore, per essere praticamente alla prima uscita “seria”, non essendo proprio un ragazzino, se la è gestita alla grande! Ultima nota di colore, il pranzo: si potrebbe avere, la prossima volta, una sala hard, una soft ed una soft-maxi?...pitticcu su casinu! :-D
Grazie a tutti per la bellissima giornata!
Kalo
PS – un piacere particolare è stata la partecipazione del Nonno Danix e rivedere Luca. Invece, nota di affettuoso demerito allo Zio Marco



Scrive Tore Beta125:
Tag@tzu 2023 – 1 aprile…SEMBRAVA UNA PASSEGGIATA, invece lo è stata veramente.
Circa un annofa, decido di comprare una moto, una Beta 125 4T, per dare la possibilità a mio figlio di prendersi il patentino, e/o forse cercare di fermare l’inesorabile avanzata dell’età che mi sta travolgendo, un cercare di restare giovane….. e va be’ Invitato, sollecitato più volte, dal mio amico Calogero ad una uscita tranquilla in moto con il suo gruppo di motociclisti (i Polverosi), decido inconsciamente di partecipare alla “passeggiata”.
Inconsciamente perché ? Per diversi motivi, il primo, da non sottovalutare,perche non ho mai fatto enduro, il secondo perché io non uso la moto da almeno 35anni, anche perché non l’ho mai avuta.. la scroccavo ogni tanto a Calogero…
Terzo perché ormai ho quasi 55 anni , con qualche chilo in più , non ho più la sicurezza e l’equilibrio di una volta. A parte tutto questo mi faccio convincere,
L’incontro era in un agriturismo , quando siamo arrivati erano quasi tutti già pronti, il clima era festoso, molti amici di Calogero si avvicinavano e per salutare e per invitarlo a darsi una mossa perche in ritardo.
Tra le prime difficoltà che mi hanno messo alla prova è stata la vestizione, penso che quella di Sant’Efisio sia più facile e veloce, non sapevo da dove iniziare, alla fine con le indicazioni di Calogero (che secondo me iniziava a rendersi conto della situazione e a sentirsi in colpa) sono riuscito a prepararmi e salire in sella alla moto. Ma a quel punto eravamo soli .. infatti il gruppone era già partito da almeno 20 min. Io non ero preoccupato o dispiaciuto . anzi al contrario, in questo modo nessuno avrebbe visto la mia insicurezza nell’andare in moto… un pò dispiaciuto per Calogero che doveva fare da badante… , ma l’accordo era di fare una bella gita rilassante..
Si parte e vaiii…… ma dove? Calogero ha un po’ in difficoltà nel leggere la mappa perché non aveva il sostegno per il telefono e dovevamo fermarci ogni tanto per verificare il tragitto. Queste fermate tipo via crucis mi servivano per prendere “fiato” La prima parte del percorso era perfetto… tutto asfalto.. non potevo desiderare di meglio…. La seconda un po’ meno la strada da pianeggiante bianca e sterrato si trasforma in “strada” in salita e poca consistenza con materiale sciolto con difficoltà di guida e manovra… non di poco, tanto che si stava pensando (piu che altro per me) di ritornare indietro ….Ma ci siamo guardati negli occhi (i miei sbarrati ) e abbiamo deciso di proseguire con la promessa che se la strada dovesse peggiorare avremmo preso la decisone di ritornare indietro.
Si prosegue, con il percorso ormai eravamo arrivati alla punto di non ritorno: non sapevamo se era più facile andare avanti o tornare indietro… Io ogni tanto controllavo se c’era linea telefonica.. Nulla dovevamo per forza continuare ad andare avanti… non potevamo chiedere aiuto …persi in mezzo al bosco.
Il percorso ogni tanto ci dava un pò di respiro, regalandoci dei paesaggi bellissimi e anche dei tratti di strada per “enduristi” del mio calibro… pianeggianti e puliti che mi davano soddisfazione. Ogni tanto,invece,pensavo a Calogero che sembrava con le ali tarpate, infatti lui avrebbe voluto aprire bene le valvole della sua moto e dare sfogo alla sua voglia di correre.. invece doveva stare appresso a me con una andatura da lumaca…. Infatti con il passo che stavamo mantenendo avremmo raggiunto il traguardo dopo alcuni giorni… perdendo anche il pranzo che era il vero obiettivo della giornata.
Dopo aver perso ogni speranza di raggiungere gli altri,durante una delle tante soste, incontriamo parte del gruppo (le maxi, ndr) che era partito prima di noi, questo ci da una iniezione di fiducia… non eravamo soli. Rimettiamo in moto e partiamo … non siamo più gli ultimi,vaiii!!… questa convinzione però dura poco, pochi metri e ci lasciano nella polvere….
Dopo un altro tratto di percorso in solitaria c’è stato un altro incontro con altri motociclisti del gruppo , tra cui anche Federico che ha chiesto di scambiare la moto con Calogero , portando un pò di sollievo alla schiena di Calogero. Finita questa sosta, i veri enduristi partono decisi e veloci suscitando in me invidia da come riuscivano a governare le moto, moto vere di grossa cilindrata, non come la mia che ancora un pò le mancavano le rotelle…
Rotelle che magari in due casi potevano servire a non farmi cadere…. Si purtroppo sono caduto … è normale cadere, ma non mi sono spaventato o scoraggiato, sono caduto in due punti dove è quasi impossibile cadere.. ma è successo. … , Calogero mi ha aiutato a risollevare la moto e dopo che mi sono ricomposto abbiamo ripreso il viaggio. Non ho avuto paura per le cadute, ho avuto più paura dove non sono caduto, passato in punti dove non avrei mai immaginato di riuscirea passare. Se avessi visto prima il percorso o tratti di strada da fare… mi sarei arreso subito.
Comunque “passu-passu” riusciamo a chiudiamo il percorso, senza tanto ritardo, riusciamo ad arrivare a sederci al tavolo, dove gli altri del gruppo erano li ad aspettarci.
Conclusioni:
da rifare
PS – (scrive Calogero) – siccome Tore ha girato a me, per primo, lo scritto che avete letto ed a cui non ho apportato alcuna modifica a parte la “ndr” unica che vedete, mi preme però aggiungere che lo ringrazio tanto del bel report, per essere il primo e per la PRIMA uscita! Complimenti! Altra nota che mi permetto di aggiungere, sempre previa autorizzazione di Tore che ho sentito, è la seguente: sicuramente anche per scrivere il report è “arrivato al pranzo” alla frutta e non si è accorto e ricordato di menzionare l’onore di sedere, per tutto il pranzo, a fianco del mitico Daniele, in arte Danix, noto il Nonno dei Polverosi ?. Certo che deve essere stato un momento di scambio di esperienze enduristiche particolari: dal 100% expert a 1% basic….hahahahahahahah.ciaooooo.kalo





E ora alcune foto: